No al mega albergo sul passo Giau. La posizione del CAI Veneto alla minaccia che aleggia sul territorio patrimonio dell’UNESCO

Negli ultimi giorni le maggiori testate giornalistiche nazionali e locali hanno dato ampio risalto alla
notizia che il passo Giau potrebbe essere deturpato da una nuova struttura ricettiva di 40mila
metri cubi, di cui 24 mila fuori terra. Il Comitato Direttivo Regionale del CAI Veneto unitamente
alla Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Veneto Friulano Giuliana, si oppone
con forza al progettato intervento, e si unisce alle posizioni delle altre associazioni ambientaliste e
alla nota del Presidente di Italia Nostra sez. di Belluno.
La realizzazione del nuovo comprensorio immobiliare eserciterebbe un impatto devastante sulla
zona “Pelmo-Croda da Lago” delle Dolomiti, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il passo Giau è parte integrante di questo territorio e, nello specifico, l’intervento edilizio in
oggetto si localizza nei pressi dell’area buffer del Sistema 1, recando potenziali danni al paesaggio
e all’integrità del sito.
“Siamo convinti – aggiunge il Presidente Renato Frigo – che il nuovo albergo a 5 stelle sia del tutto
inutile tenendo conto che passo Giau è a poca distanza da località turistiche, molto rinomate e
frequentate, quali Cortina d’Ampezzo e Val Badia”.
Il CAI Veneto si riserva di intraprendere tutte le azioni necessarie presso gli enti pubblici preposti
alla tutela del territorio, invitandoli ad una rigorosa valutazione dell’ipotesi progettuale.

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Treno + bus il viaggio sostenibile verso le Dolomiti.

Pubblichiamo volentieri la bella iniziativa di TRENITALIA per raggiungere le Dolomiti e portare al seguito la bicicletta.

Il servizio sarà attivo tutti i giorni fino al 9 settembre con collegamenti ferroviari per Calalzo e nei giorni di sabato e festivi, collegamenti dedicati oltrechè da Venezia, anche da Vicenza e Padova in coincidenza con servizi di autobus, tutti attrezzati per trasporto bici.
il servizio intermodale offre ai ciclisti e agli  amanti del trekking la possibilità di percorrere le piste ciclabili dell’intero anello dolomitico e di passeggiare  nel cuore dei numerosi punti di interesse  che valgono al territorio bellunese il titolo di patrimonio dell’UNESCO.

Per maggiori informazioni, consultate il sito di Trenitalia www.trenitalia.com oppure quello di Dolomitibus https://dolomitibus.it .

CRONACHE CAI

CONTINUA LA CHIUSURA SEZIONALE

Continua il periodo di chiusura della nostra sede sezionale, almeno fino al 30 aprile prossimo.

 TESSERAMENTO

Procedono lentamente ma in modo costante e continuo i rinnovi e le nuove adesioni alla nostra associazione. Il termine di copertura assicurativa come noto, per i soci tesserati per l’anno 2020 è stato prorogato dal 31 marzo al 31 maggio. Continuano le solite modalità di iscrizione: on line, oppure presso la Libreria Riviera di Mira o presso la Libreria Ubik in Piazza a Mirano. Coloro che vogliono iscriversi per la prima volta alla nostra associazione, per ricevere informazioni o altro, possono  contattarci al telefono della sezione 348 4138588, anche via whatsapp o sms.

Maggiori informazioni sul sito web del CAI Mirano: www.caimirano.it

 SCUOLA DI ESCURSIONISMO I SCIOXI

La serata di presentazione del corso di Escursionismo base verrà tenuta on line su piattaforma Zoom Venerdì 16/04 ore 21.00. Per info e moduli pre-iscrizioni: dal 20 Aprile al 13 Maggio 2021. scrivere a: corsi.escursionismo@caimirano.it. Maggiori informazioni sul sito web del CAI Mirano: www.caimirano.it

SCUOLA DI ALPINISMO, SCIALPINISMO, ARRAMPICATA LIBERA A. LEONARDO

Nel corso del mese di aprile inizieranno i corsi A1 ed AR1: le iscrizioni ai corsi sono già al completo in virtù di quelle già raccolte  nel 2020 per gli stessi corsi, poi mai avviati.

CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE

Lunedì 19 aprile si terrà la riunione in streaming del Consiglio Direttivo Sezionale

ASSEMBLEA REGIONALE CAI VENETO E ASSEMBLEA NAZIONALE CAI

Il prossimo 8 maggio si terrà l’Assemblea Regionale dei Delegati del CAI Veneto in video conferenza.

I prossimi 22 e 23 maggio si terrà l’Assemblea Nazionale dei Delegati del Club Alpino Italiano in video conferenza

SEGNALAZIONE ARTICOLI DI PARTICOLARE INTERESSE SCIENTIFICO

Da leggere il bell’articolo Claudio Smiraglia, Davide Fugazza, Guglielmina Diolaiuti dal titolo:
“continua inarrestabile il regresso dei ghiacciai italiani e alpini. Le evidenze dei recenti catasti” pubblicato sul Bollettino del Comitato Scientifico Centrale del CAI, visibile gratuitamente sul link:  https://csc.cai.it/tipologie/bollettini-csc/

INCIDENTE MORTALE PER IL PRESIDENTE DEL GRUPPO ROCCIATORI RAGNI DI PIEVE DI CADORE

Alle prime luci dell’alba di giovedì 08 aprile è stato rinvenuto all’imbocco di Forcella Segnata, sugli Spalti di Toro, il corpo senza di vita di Ferruccio Svaluto Moreolo. La sera prima verso le 20.30 la Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore, la sua Stazione, era stata allertata per il mancato rientro da una scialpinistica sugli Spalti di Toro. Il corpo dell0 sci alpinista è stato individuato all’imbocco di Forcella Segnata, dove era caduto.
Ferruccio, guida alpina, presidente del Gruppo rocciatori Ragni di Pieve di Cadore, faceva parte della famiglia del Soccorso alpino dal 1989, è stato tecnico di elisoccorso per 25 anni e tecnico di centrale operativa fino all’anno scorso.

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di formazione di Geografia sul gruppo delle Pale di San Martino (Sistema n. 3 delle Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO)
“Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul gruppo delle Pale di San Martino e valli limitrofe” Organizzato da Fondazione G. Angelini & Fondazione Dolomiti UNESCO, in collaborazione con: Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino, Comuni di Agordo e Taibon, CAI Agordo.
Il corso si terrà nei giorni 9-10-11 luglio 2021 e sarà riservato a 40 partecipanti: docenti delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, formatori del CAI, guide, tecnici degli enti locali.
Le iscrizioni saranno aperte dal 6 aprile al 6 maggio 2021.  Per  informazioni scrivere a: corsi@angelini-fondazione.it

NEI BOSCHI E’ ALLARME BOSTRICO, IL COVID DELL’ABETE ROSSO

A tre anni ormai dalla tempesta Vaia del 2018, un nuovo flagello sta colpendo la flora delle terre alte: un piccolo coleottero che prolifera soprattutto in Trentino e sulle Alpi orientali

Il bostrico tipografo (Ips typographus) è un piccolo coleottero che si nutre del legno tenero dell’abete rosso e sta proliferando a causa dell’indebolimento dei boschi colpiti dalla tempesta Vaia poco meno di tre anni fa, dei cambiamenti climatici, della monocoltura imposta da piani forestali ormai datati.

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA  – giovedì 22 aprile 2021

La Giornata della Terra è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera.

E’ inutile conquistare Marte se stiamo perdendo la Terra.

Mirano 12 aprile 2021

MARCO PADOAN NUOVO ISTRUTTORE DI ALPINISMO

Con delibera n. 2 del 21 gennaio 2021 il Presidente del Club Alpino Italiano, Avvocato Vincenzo Torti, su indicazione della Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo, Scialpinismo ed Arrampicata Libera ha provveduto alla nomina di MARCO PADOAN ad ISTRUTTORE DI ALPINISMO.

Quello di Marco è stato un lungo e sfortunato percorso che alla fine, grazie alla Sua tenacia, perseveranza ed alla profonda passione per la montagna, è riuscito comunque a raggiungere in modo positivo e proficuo. Su di lui va altresì riposto tutto il nostro orgoglio e la nostra gratitudine per aver raggiunto la meta prefissata con determinazione e rigore, superando ostacoli e vicissitudini indelebili per lui e per tutti noi.

Così la nostra Scuola A. Leonardo di Mirano si arricchisce di un altro componente, già Presidente della nostra sezione nei due mandati dal 2011 al 2017 ed ancora attivo in qualità di coordinatore delle attività di Tesseramento soci.

A lui va tutta la nostra riconoscenza per un’impresa che Marco certamente ricorderà per tutta la vita e noi con lui.  Il Suo titolo questa volta vale doppio.

Grazie Marco

Ciao Elisa

Marco a sinistra nella foto, assieme a Sabrina, Fabio e Renato, dopo aver portato la croce fin lassù

C’ERA UNA VOLTA UNA BACHECA DEL CAI

Da oggi, la colonna del portico davanti alla Farmacia Sansoni, in Piazza Martiri a Mirano, non sarà più la stessa che abbiamo visto per tanti anni. Gli imminenti lavori di restauro hanno imposto la rimozione della nostra bacheca di diffusione delle iniziative del CAI di Mirano. Chissà se potremo installarla nuovamente. E’ concreto il timore che un altro pezzo della Mirano di un tempo, in nome di un nuovo ideale di bellezza, venga irrimediabilmente perduto per sempre”.

Era il 30 ottobre scorso.  Questo post compariva nella pagina fb della nostra sezione.

A distanza di poco meno di sei mesi, il portico situato sul lato est della piazza, appare davvero tirato a nuovo. Restaurato con pregio, risalta nelle sue linee geometriche e caratteristiche cromatiche, come mai prima.

La terza colonna di quel portico, aveva dato ospitalità e dimora ad una piccola bacheca, una modesta vetrina, installata verso la fine degli anni ’80, realizzata con amore in modo semplice ma originale, dai soci della sezione appena costituitasi a Mirano.

Una piccola vetrina che richiamava la curiosità del passante per le novità invitanti che conteneva e per le numerose iniziative che proponeva: un’escursione sociale, un corso di alpinismo, un pieghevole illustrativo di un corso di escursionismo.

Quante volte uscendo dalla farmacia Sansoni o dalla Pasticceria Tonolo, le persone venivano attirate a volgere lo sguardo e soffermarsi a curiosare. Chissà quante volte in concomitanza con le innumerevoli iniziative che si svolgevano nella grande piazza antistante, gli avventori che provenivano da fuori, venivano attirati dalla vetrina del CAI.

Ora il tempo è passato, ed i nuovi standard di armonia e bellezza impongono un nuovo ordine che la presenza di una bacheca come quella potrebbe pregiudicare.  Da oggi in piazza a Mirano mancherà qualcosa. Quando transiteremo sotto quel portico, ancora per qualche tempo, ci accompagnerà la memoria della vetrina del CAI che un tempo era appesa proprio lì, sul lato interno della terza colonna.

Ora è arrivato il tempo di metterci alla ricerca di un nuovo luogo, adatto ad accogliere ed adottare la nostra bacheca, presidio irrinunciabile di vicinanza ed attenzione verso la comunità cittadina.

I MANUALI DEL CAI A CURA DELLA CCTAM – LA FLORA ENDEMICA MINACCIATA DELLE MONTAGNE ITALIANE

Il titolo “La flora endemica minacciata delle montagne italiane” anticipa suggestioni e riflessioni sulle parole endemismo, minaccia e montagna. Gli autori trattano un tema specifico della Biodiversità, oltrepassano la percezione d’insieme del manto vegetale e colgono i particolari floristici come una lente di ingrandimento.

Scorrendo le pagine del libro diventiamo osservatori dell’ambiente. Il paesaggio, i colori e le forme ci avvicinano alla Botanica e cresce il desiderio di saperne di più sulla flora e sulle interazioni presenti con l’ambiente circostante. In ogni area scopriamo come sono fatte le diverse specie, di cosa hanno bisogno, come sono collegate tra di loro e quanto siano vulnerabili.

Le specie floristiche sono fortunatamente così tante e si è deciso che questo volume si limitasse a considerare, per numero e complessità, solo quelle endemiche. La scelta è mirata a suggellare specificità e legame esclusivo con il territorio, componendo un forte rapporto identitario. I territori di montagna, per morfologia e composizione, racchiudono singolari situazioni climatiche, altitudinali e di esposizione tali da consentire la vita a specializzazioni che arricchiscono lo scrigno della biosfera.

Questa straordinaria e singolare caratteristica è anche espressione di una maggiore vulnerabilità ai rapidi cambiamenti climatici. Le condizioni che incidono sull’endemismo sono tante, il problema è ormai planetario, e biologi, studiosi e scienziati di ogni provenienza non fanno che ribadire la gravità della situazione.

La pubblicazione evidenzia come la montagna svolga una funzione rifugio per la flora endemica. Il clima muta e le specie risalgono le sue pendici cercando nuove e più sicure aree. Le piante sono delle “transumanti”, migrano in latitudine e, quando non possono farlo, si inerpicano e guadagnano quota. Così le montagne diventano isole dove costantemente la vita continua ininterrotta a specializzarsi e a evolvere, e noi possiamo diventare guardiani di questi cambiamenti che si interfacciano con la fauna anch’essa presente e mutevole.