El Masegno – 62

E’ uscito in queste settimane il numero 62 della nostra rivista El Masegno.

SOMMARIO – pag. 1
STRUTTURA ORGANIZZATIVA – pag. 2
EDITORIALE – pag. 3
UOMINI e MONTAGNE PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO – pag. 4
LA FIGURA DEL PROFESSORE RENZO VIDESOTT pag. 5
IL RUOLO DI RENZO VIDESOTT a cura di Ugo Scortegagna – pag. 6
CURIOSITÀ NATURALISTICHE Lo stambecco – pag. 12
Limite nevi persistenti – pag. 14
Una tempesta di nome Vaia – pag. 15 a cura di Ugo Scortegagna
L’OPINIONE ESTATE 2022: SWITCH OFF di Antonella Fornari – pag. 16
INCONTRI – TESTIMONIANZE IL FALSO LUPO di Michele Zanetti – pag. 18
ANGOLO DELLA POESIA – pag. 19
OLTRE IL BALLATOIO VILLA BELVEDERE di Adriano Marchini – pag. 20
OLTRE LO SCAFFALE STORIE DI MONTAGNA-PONTE COLOMBER di Ugo Scortegagna – pag. 24
TESTIMONIANZE-ESPERIENZE ALTA VIA DEGLI EROI di Luca Barban – pag. 26
ALPI LEPONTINE di Fabio Pettena – pag. 30
MATERIALI CORDE PER l’ALPINISMO: LE CONOSCIAMO VERAMENTE di Giuliano Bressan e Massimo Polato – pag. 34
ORME DEI SOCI LE TARTARUGHE e MB – pag. 40
GRUPPO TARTARUGHE – STAGIONE SCIALPINISMO a cura del Gruppo Tartarughe – pag. 42
ALPINISMO GIOVANILE Attività 2022 – a cura di Anna Bortoletto – pag.44
VOCE DEI SOCI MONOGRAFICO FERRATE A cura dei corsisti – pag. 47
UN NODO TIRA L’ALTRO di Martina C. – pag. 42
XXXVI CORSO A1 – 2022 a cura degli allievi – pag. 50
XXXV CORSO AR1 – 2021 a cura di Claudio Costantini – pag. 54
POESIA PER RICORDARE CORSO AR1 di Claudio Costantini – pag. 58
CORSO SA1 a cura dei corsisti – pag. 60
FERRATA AL PATERNO di Barbara Marcato – pag. 62
ODE ALLA BIBLIOTECA di Marco Padoan – pag. 63
SCUOLA DI ESCURSIONISMO “I SCIOXI” ESCURSIONISMO SEZIONALE anno 2023 – pag. 64
ESCURSIONI SOCIALI 2023 – pag. 65
ESPERIENZA GRUPPO SENIORES – pag. 68
ESCURSIONI SENIORES – pag. 69
OLTRE IL SENTIERO SALVIAMO L’ISTITUTO PIO XII – PROPOSTE di Chiara Bonel Z. – pag. 70
MONTAGNA TERAPIA – ESPERIENZE LA MONTAGNA CHE CURA di A. De Gregorio e C. Bernardi – Pag. 72
TERAPIA FORESTALE ESPERIENZA DI MISURINA di Chiara Bonel Z. – pag.76
VITA SOCIALE IL CAI PER IL SOCIALE di Stefano Marchiori – pag. 78
LA SEZIONE PROPONE AMMIRA LA MONTAGNA 2023 – pag. 80
CINERIPRESE – pag. 81
COMMISSIONE CULTURALE CORSO FIORI 2023 – pag. 82
ESCURSIONI SOCIALI ONC – pag. 84
ESCURSIONE INTERSEZIONALE – pag. 85
TREKKING di GIUGNO – VAL TREBBIA – pag. 86
CHARTA CANTA A cura della redazione e R. Calzavara – pag. 88
VITA SOCIALE – TESTIMONIANZE pag.91
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA 2023

EL MASEGNO N.62 anno 29

La prematura scomparsa di Giordano.

Sabato 4 febbraio 2023, a soli 21 anni ha perso la vita in un tragico incidente stradale Giordano Sanginiti. Giordano è stato per molti anni uno stimatissimo allievo delle attività di Alpinismo Giovanile della nostra sezione.  Le esequie si sono svolte stamane presso i giardini di Villa Belvedere, proprio in prossimità della nostra sede sezionale. Vogliamo ricordarlo così Giordano, con un breve frammento di un suo scritto su un’escursione sulla via attrezzata Giovannelli. Vogliamo ricordarlo dalle sue parole, dalle sue emozioni provate nel corso di una delle tante  escursioni svolte con noi:

Un’escursione al Sentiero Attrezzato GIOVANELLI – Burrone di Mezzocorona (TN)

Caro diario,

oggi è stata una giornata memorabile per molti motivi. Mi sono svegliato alle sei e vestito, ho fatto colazione e sono partito per la piscina di Mirano, dove mi attendeva un pullman per portarmi in montagna, insieme agli altri ragazzi dell’alpinismo giovanile del CAI. Il viaggio è durato quasi tre ore, ma mi sono divertito tantissimo perché ho parlato e giocato molto. Arrivati in provincia di Trento, siamo scesi dal pullman e abbiamo indossato il kit da ferrata: caschetto, imbragatura e corde. A ognuno di noi ragazzi è stato assegnato un accompagnatore e siamo ripartiti con il pullman che ci ha avvicinato al punto di partenza. Arrivati a destinazione, ci siamo incamminati verso la parete da scalare. I secondi a partire eravamo io, un mio amico e l’accompagnatore di nome Michele. La prima parte non era ferrata, ma salendo ci siamo attaccati con i moschettoni sui cavi. Faceva molto caldo e, con i sassetti che cadevano giù ogni volta che qualcuno inciampava, ci abbiamo messo più di un’ora ad arrivare alla cascata. Mentre salivamo abbiamo trovato una vecchia scala che serviva a passare sopra a una forra: non faceva paura la forra, ma la scala ultra centenaria. Passata la scala ci siamo rimessi in cammino e dopo una decina di minuti ci siamo trovati davanti a una enorme cascata che abbiamo superato: non sotto, ma a fianco, perché non volevamo lavarci completamente. Ci siamo legati perché non dovevamo avere dubbi sulla sicurezza della cosa. Per fortuna non ci sono stati incidenti. Siamo arrivati a metà viaggio all’ora di pranzo e lì abbiamo trovato una cascata ancora più grande, lì sì che ci siamo divertiti: chi si lanciava sotto la cascata per rinfrescarsi, chi mangiava, chi andava a caccia di rane. Verso le due però siamo ripartiti per l’avventura. Abbiamo trovato molte scale arrugginite che servivano a passare per punti della montagna impervi. Abbiamo camminato senza sosta in una fitta vegetazione che emanava un forte odore di resina che non era neanche male. Molto spesso si trovavano dei ruscelli da dove si poteva bere acqua pura di alta montagna. Della gente che saliva e scendeva, non tanta, ma consistente per il posto. Siamo arrivati a una specie di baita chiusa, probabilmente un luogo dove qualcuno trascorrerà le vacanze natalizie. Abbiamo trovato un punto un pochino più largo e comodo dove ci siamo tolti le imbragature, dato che non ci servivano più. Ci siamo riforniti di acqua e ce la siamo lanciata addosso come in una battaglia a squadre e poi ci siamo di nuovo riforniti di acqua ma per berla. Siamo arrivati sulla funivia e dato che si poteva vedere il panorama dalla terrazza panoramica mi è venuto un colpo quando mi sono reso conto della discesa che dovevamo fare con la funivia. Per fortuna è andato tutto liscio come l’olio. Scendendo ho capito che siamo stati velocissimi a salire, dato che ci abbiamo messo quasi due minuti per arrivare con i piedi a terra. Ci siamo cambiati i vestiti sudatissimi, abbiamo mangiato qualcosa e siamo ripartiti alle sette. Molti ragazzi e bambini si sono riposati, compreso io, e verso le nove siamo arrivati a Mirano. Mi è venuto a prendere mio papà e mi ha portato a casa. Tutti volevano sapere come era andata, ma non sono riuscito a spiegargli tutto. Sono andato a dormire subito perché ero talmente stanco che non stavo in piedi.

Giordano Sanginiti

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Durante la cerimonia funebre svoltasi stamattina 11 febbraio 2023, il nostro past president Marco Padoan ha voluto leggere una breve memoria di Giordano.

Ecco il testo:

Porto il saluto e l’abbraccio del CAI Club Alpino Italiano, della sezione di Mirano “Alberto Azzolini”, della quale Giordano era socio e spesso presente per anni alle attività di Alpinismo Giovanile. Da parte del presidente Stefano Marchiori e di tutti gli accompagnatori e accompagnatrici che l’hanno conosciuto e apprezzato.

Proprio qui, dove c’è la sede ho conosciuto Giordano poco più che bambino, accompagnato da mamma e papà, io da poco Presidente della sezione.

Ho avuto il privilegio di accompagnare personalmente, e fatto accompagnare, un ristretto ma bellissimo gruppo di ragazzini e ragazzine, durante il difficile percorso che li ha portati a diventare ora giovani adulti.

Grazie anche al loro entusiasmo, energia, voglia di fare, il gruppo di Alpinismo Giovanile si è mantenuto ed è cresciuto anche in termine di accompagnatori/trici. Grazie anche a loro ho anche continuato il mio impegno alpinistico.   Un grazie a tutti genitori che fanno fare l’esperienza del Montagna e della natura ai loro figli e figlie.

Alla raccolta delle iscrizioni per l’uscita successiva, ci si chiedeva: “c’è’ Giordano? quello con lo zaino grande”.

Perché la sua presenza era certezza di divertimento e di aggregazione.

È mitico il suo zaino ed il suo rilevante contenuto: mamma Elena, come tutte le mamme, aggiungeva sempre qualche cosa non si sa mai.

Un po’ alla volta Giordano (come altri ragazzi e ragazze) si è fatto convincere a limitare e alleggerire. Non deve mancare nulla dell’indispensabile, il resto non serve per salire in Montagna. Ho saputo che lo raccontava poi anche a casa! Era diventato autonomo e consapevole.

Ho avuto il privilegio di accompagnarlo su sentieri ripidi, più’ o meno innevati, fargli stringere i lacci degli scarponi al punto giusto, rincuorarlo quando giustamente timoroso aveva paura di scivolare in discesa, spiegargli qualche regola di prudenza.

Era stanco sudato e bagnato a fine giornata di una delle prime uscite invernali, e mi chiedevo se l’avrei rivisto alle uscite successive.

Invece SI’, per anni, alternando la frequentazione del gruppo scout, altra sua passione.

L’ho rivisto per caso qualche tempo fa: io non l’avevo riconosciuto, così grande e con la barba. Era mattina presto e andava in Ospedale al tirocinio, mi ha raccontato che andava spesso in montagna, ed è stata per me una grande soddisfazione (e un po’ di apprensione perché un po’ di rischio c’è sempre).

Già mi immaginavo di rivederlo tra qualche anno a tenere qualche lezione di Pronto Soccorso ai corsi di Alpinismo e ai bambini.

Invece sei andato avanti, in alto, all’improvviso.

Grazie Giordano per averti conosciuto, vai leggero e senza più fatica, con uno zaino grande con la nostra stima, bellissimi ricordi, il nostro affetto.

Marco

Ad maiora

37° CORSO SEZIONALE 2023 – ROCCIA AVANZATO AR1

LA SCUOLA DI ALPINISMO, SCIALPINISMO E ARRAMPICATA LIBERA ANTONELLO LEONARDO
ORGANIZZA IL
37° CORSO SEZIONALE 2023 – ROCCIA AVANZATO AR1

Il corso è rivolto a coloro che abbiano già maturato una buona esperienza alpinistica, che abbiano frequentato un Corso Base di Alpinismo o abbiano esperienza equivalente.
Potranno partecipare tutti i soci Cai con regolare iscrizione all’anno 2023 (consigliata l’estensione per l’assicurazione R.C.) e che abbiano compiuto 18 anni di età, purché godano di ottima salute.
Si consiglia comunque un adeguata preparazione fisica. Per l’ammissione saranno fondamentali i requisiti tecnici richiesti e il desiderio di perfezionare le proprie conoscenze tecniche e culturali. Durante il corso la direzione escluderà, a proprio insindacabile giudizio, gli allievi che si riveleranno non idonei per motivi tecnici, disciplinari o di carattere attitudinale.

Direzione del Corso

MARATEA SIMONE IA – cell. 348 2110270
e-mail: s.maratea@gmail.com

TONELLO STEFANIA INSA IA – cell. 346 3197177
e-mail: tonello.stefania68@gmail.com

Segreteria
TOALDO ANNA ASP – cell. 347 4551194

Locandina del corso

 

Il 5×1000 al CAI Mirano

Per il 2023 invitiamo tutti i Soci  a scegliere la nostra Sezione come destinatario del 5 per mille della propria imposta sul reddito in occasione della prossima dichiarazione.

Perché destinare il 5‰ al CAI Mirano?
La Nostra è un’Associazione di volontariato che non vive dei finanziamenti pubblici, ma deve basarsi sulle sue uniche forze per poter fornire ai propri Soci attività sempre all’avanguardia come Corsi sempre al passo coi tempi, il Gruppo di Alpinismo Giovanile che forma e cresce le nuove generazioni di ragazzi, le attività sociali rivolte al mondo della scuola, quelle finalizzate al sostegno alle persone meno fortunate di noi. Questi e tanti altri sono i punti di forza cui è possibile contribuire devolvendo il 5 per mille al CAI Mirano. La scelta di destinare il 5 per mille non comporta alcuna variazione dell’imposta (non aumenta per chi lo destina né diminuisce per chi non lo fa) e non influenza la scelta fatta per l’8 per mille.

È sufficiente compilare il Modello 730 o l’Unico, firmando nello spazio indicato come “Sostegno del Volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociali” indicando nel riquadro il codice fiscale della Sezione di Mirano del Club Alpino Italiano. Scrivi:

90028870278

Il Consiglio Direttivo Sezionale

37° CORSO SEZIONALE 2023 – ALPINISMO 1

La SCUOLA DI ALPINISMO, SCIALPINISMO E ARRAMPICATA LIBERA “Antonello Leonardo”
organizza il XXXVII° Corso di Alpinismo A1 2023

Il corso è indirizzato a quanti hanno già buona esperienza escursionistica e che vogliano affrontare facili itinerari alpinistici su roccia e ghiaccio, purché
soci CAI in regola con il rinnovo per il corrente anno. Si ricorda l’obbligo al pagamento dell’integrazione per il raddoppio dei massimali assicurativi da richiedere al momento del tesseramento.

DIRETTORE DEL CORSO:
Marco Padoan

VICEDIRETTORE:
Alessandro Volpato

SEGRETARIO:
Mirko Libralon

Locandina del corso

Cai Mirano per il sociale

Cai Mirano per il sociale

Montagna terapia è una tecnica educativo-terapeutica innovativa che utilizza la montagna come uno strumento, un mezzo per favorire lo sviluppo della persona e delle sue capacità cognitive ed emotivo-relazionali. Il progetto si inserisce all’interno del Progetto Regionale “Chiama&Vinci” per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo, ed è rivolto ai pazienti del Dipartimento Dipendenze dell’Aulss3 Serenissima.

Abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza a favore dell’associazione Parkinsoniani Associati di Mestre – Venezia – Mirano per la divulgazione dell’idea di montagna anche ai malati di Parkinson mediante l’organizzazione di incontri ricreativi incentrati sui temi ambientali, naturali e storici che contraddistinguono l’ambiente montano. Incontri nei quali l’interazione con uomini e donne di Mirano e Mestre colpiti da questa malattia, vengono coinvolti dalla passione dei nostri soci nel raccontare storie, eventi, aspetti naturali ed ambientali delle nostre montagne.

 

Cai Mirano per la scuola 

Questo tema trova fondamento nella strategia educativa che identifica la scuola come luogo ideale dove attivare, in dimensione interdisciplinare, progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, il patrimonio naturale e la montagna dove poter stimolare, soprattutto nelle giovani generazioni, la consapevolezza del valore dell’ambiente quale patrimonio comune. Principalmente nelle scuole primarie e medie inferiori, abbiamo sviluppato una serie di progetti diretti a sensibilizzare le giovani generazioni alla cultura alpina e alla conoscenza del patrimonio storico, economico, ambientale e sociale della montagna veneta

E’ stata una bella esperienza che ha coinvolto le classi delle Scuole primarie Azzolini di Mirano e Alfieri di Zianigo e gli studenti del primo anno della Scuola media Mazzini di Mirano. Abbiamo raccontato alle ragazze ed ai ragazzi la vita di Alberto Azzolini, il rispetto per la natura e l’ambiente con particolare riguardo a quello montano, abbiamo insegnato le nozioni fondamentali per la frequentazione dell’ambiente alpino

CAI Mirano per lo sport e l’arrampicata 

Nell’alpinismo la montagna prende un’altra dimensione, acquista altri valori. Entrano in scena la verticalità, il vuoto, l’altezza. Non più paesaggi dolci e lineari. È l’incontro dell’uomo con qualcosa di più grande, il confronto dell’uomo con l’immenso. A coloro che desiderano provare questa emozione, il Club Alpino Italiano di Mirano offre tutta la propria esperienza. Arrampicare è un’attività impegnativa che richiede un’attenta formazione. Grazie all’interessamento di insegnanti di educazione fisica abbiamo fatto scoprire a ragazzi della Scuola media Mazzini di Mirano il mistero ed il fascino dell’arrampicata facendoli “salire” il muro di arrampicata presente presso il Palasport Azzolini.

Cai Mirano per la cultura

 Il progetto cultura 2022 è stato improntato sulla conoscenza della cultura alpina, legata agli uomini che abitano la montagna, a quelli che la montagna la raccontano ed agli scienziati che la montagna la studiano. In varie sedi territoriali del mandamento del Miranese, abbiamo incontrato Loris Giuriatti, Paolo Malaguti, Matteo Melchiorre, Luca Barbanti, Simone Sambo, Michele Zanetti, Marco Perale, Antonella Fornari, Emanuele Confortin, Giuliano Dal Mas, Federico Bressan, Giannandrea Mencini Luca Nannipieri. Abbiamo inoltre dedicato tutto il nostro impegno per celebrare lo scorso 7 maggio i quarant’anni dalla morte di Alberto Azzolini.